LA VIA CRUCIS
Le origini di questa ricostruzione storica risalgono alla metà del 1600, momento in cui il clero stava cercando di adattare le usanze locali ai dettami della religione cattolica.
Attualmente è organizzata dal Comitato della Sacra Rappresentazione Via Crucis di Barile, composto da oltre 40 volontari.
Numerosi sono i personaggi in costume che compongono il corteo, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie).
Il personaggio più insolito è la Zingara, la più bella ragazza del paese, abito scintillante e ricoperta dei gioielli della gente più facoltosa di Barile.
E' un chiaro richiamo alle origini albanesi dei paese.
La natura del corteo mostra un'evidente commistione di elementi sacri e profani, poiché i personaggi storici si mescolano a figure più tipicamente popolari dal forte contenuto simbolico.
Nella straordinaria rievocazione della passione di Cristo, motivo di grande significato è l'oro che copre i simboli e riveste i personaggi della sacra rappresentazione.
Sembra che si vogliano rappresentare statue piuttosto che figure in carne e ossa, o meglio le raffigurazioni ieratiche e quasi inespressive oltre che coperte di oro, proprie dell'arte bizantina.
E' l'oro, infatti, il motivo ricorrente della manifestazione: l'oro che copre le croci e gli abiti bianchi delle "tre Marie", bimbe che simboleggiano purezza e innocenza, le braccia impastate della Veronica, impreziosisce le dita dei sacerdoti del Sinedrio; l'oro - infine- che intesse il vestito dell'Addolorata, identico a quello della statua che troneggia in ogni chiesa del Sud.
Ma, soprattutto, "veste" la zingara, personaggio singolare che, secondo la tradizione popolare, ha acquistato i chiodi per la crocifissione. Il corteo si chiude con la presenza delle statue del Cristo Morto e dell'Addolorata, preceduti dal Sacerdote che invita i fedeli alla preghiera ed alla meditazione dei misteri.